Il comportamento del cane è frutto di un’interazione tra il genotipo (patrimonio genetico ereditato) e l’effetto che l’ambiente ha su quest’ultimo e, considerato che l’apporto genetico sul comportamento si assesta intorno al 20%, è facilmente comprensibile quanto siano determinanti le condizioni ambientali nel quale l’animale vive.

Le esperienze che un cucciolo di bulldog vive nel periodo dello sviluppo hanno un effetto di lunga durata sul carattere e sul comportamento da adulto, pertanto è assolutamente indispensabile comprendere le modalità di uno sviluppo normale per prevenire ed evitare futuri problemi comportamentali.

Il punto di partenza di quest’analisi mette in evidenza che il sistema nervoso centrale di un animale sviluppa le sue funzioni geneticamente predeterminate solo se esposto ad adeguati stimoli ambientali, specialmente nei primi stadi di vita.

Qualora questa condizione non si verifichi, il bulldog può avere un’anormale percezione sensoriale, cioè non essere in grado di percepire gli stimoli ai quali non è stato sottoposto durante i primi stadi di vita. Un ambiente restrittivo nel primo periodo della sua vita si può anche tradurre in un carattere emotivamente instabile con incapacità ad imparare e ad essere addestrato, ragion per cui il cucciolo deve essere sottoposto da subito ad un ambiente stimolante. E’ importante, inoltre, che l’ambiente in cui il bulldog vive da cucciolo resti il medesimo e sia a lui riconoscibile per evitare di creare situazioni di frustrazione e di stress.

Alcune situazioni di stress, come la manipolazione, nel periodo neonatale di un cane possono accelerare il processo di accrescimento, ridurre l’emotività, aumentare lo status sociale e facilitare la resistenza ad alcune malattie. Sin dai primi giorni di vita è consigliato maneggiare il cucciolo, anche per il fatto che questa operazione limiti il livello di stress e faciliti la socializzazione. Luci ad intermittenza e rumori possono essere utilizzati per creare situazioni di basso stress. Se fatti sin dai primissimi giorni di vita, nel momento in cui si sviluppa l’ asse ipotalamo-ipofisario, si ottiene una reazione comportamentale e psicologica ridotta nei confronti delle stress cronico e quindi una riduzione di emotività nel soggetto adulto.

E’ documentato che esistano dei “periodi sensibili” nello sviluppo comportamentale del cane. Ci sono fasi di crescita in cui alcune esperienze sono necessarie per raggiungere uno sviluppo normale. La mancanza di esperienze durante questi periodi può avere degli effetti irreversibili di lunga durata. Per esempio, tra la 4a e 12a settimana di vita, un cucciolo impara a riconoscere il “partner sociale”. Nel lupo, per esempio, questo viene individuato nei lupi e nei cuccioli; nel cane, invece sono inclusi l’uomo e gli altri cani, adulti e cuccioli. E’ proprio durante questo periodo che il cervello sviluppa una sorta di filtro nella corteccia visiva che permette al bulldog di individuare i propri partner sociali. Dopo le 12 settimane è complicato modificare questo sistema di identificazione e il cucciolo non imparerà (o lo farà con estrema difficoltà) ad accettare come partner sociali specie a lui sconosciute.

Il riconoscimento di periodi critici nello sviluppo comportamentale canino può essere considerato una delle più grandi scoperte sui cani. L’ambiente nel quale il cucciolo vive durante i suoi primi stadi di vita, può influenzare l’emotività, il carattere, la socializzazione, la fiducia e la capacità di imparare del bulldog stesso. Interventi tempestivi sull’ambiente in cui il cane vive possono far sì che il cane sia più adattabile, più sano emotivamente e fisicamente. Il periodo di sviluppo del bulldog varia perché i periodi sensibili non hanno un inizio e una fine precise. Lo sviluppo dei cuccioli è tuttavia stato diviso in periodi secondo il seguente schema:

Periodo fetale: fino alla nascita

Periodo neonatale: da 0 a 10 giorni

Periodo di transizione: da 11 a 21 giorni

Periodo di socializzazione: da 3 a 12 (o 14) settimane

Periodo della paura: tra l’8 e la 10 settimana

Periodo giovanile: da 3 mesi alla pubertà

Secondo periodo di paura: 3 settimane tra il 4 e l’11 mese

Periodo adolescenziale: dalla pubertà alla maturità

PERIODO FETALE

Lo sviluppo del sistema nervoso del cane inizia durante la gestazione e il feto presenta, prima della nascita, capacità sensoriali, in particolare una sensibilità tattile, una capacità gustativa e una capacità olfattiva.

Poco prima del parto, il feto maschile produce un’esplosione di testosterone che ha un effetto di mascolinizzazione del cervello. La mascolinizzazione ha effetto sul comportamento tipico maschile come il desiderio di marcare il territorio, l’istinto di avvertire aggressione verso altri maschi e l’espressione di un comportamento sessuale tipicamente maschile. Per tale predisposizione irreversibile del cervello fetale maschile, la castrazione nel soggetto adulto risulta solitamente efficace nella riduzione dei comportamenti tipici ma non li elimina del tutto.

.PERIODO NEONATALE (0 -10 GIORNI)

Un cucciolo nasce sia cieco che sordo ma è capace di emettere piagnucolii per attirare l’attenzione della madre. I cuccioli vocalizzano se viene fatto loro male, se hanno freddo se sono in condizioni non confortevoli o lontani dalla mamma e dal resto della cucciolata. Il bulldog nasce con il senso di equilibrio, gusto, olfatto, tatto. Fino a 3 settimane il cucciolo non urina e defeca spontaneamente e queste azioni dipendono dalla stimolazioni (leccamento) della madre. Il sistema nervoso è scarsamente sviluppato; per i primi 3 giorni ha una “dominanza flessoria” (si inarca se preso in mano per la testa) e dal 4° al 21° giorno ha una “dominanza estensoria” (si estende quando preso in mano). Sebbene i cuccioli dipendano dalla madre per la termoregolazione, nascono con il senso del calore e si avvicinano di preferenza ad un oggetto caldo.

L’attività principale dei cuccioli è rappresentata dal sonno. Il tempo di veglia è quasi completamente occupato dalle poppate che si presentano con cicli regolari e sono sincronizzate per tutta la cucciolata. I piccoli istintivamente si tendono, attraverso un termotattismo positivo, verso la madre in modo da avvicinarsi alle mammelle. Dal 2°/3° giorno il cucciolo può avanzare lentamente muovendo la testa da una parte all’altra usando il naso come strumento sensoriale di esplorazione. Tutti i comportamenti del cucciolo sono fatti per poter tornare nel gruppo cucciolata e arrivare alla mammella.

Sin da questo periodo iniziale i contatti umani e la manipolazione sono importanti fattori nell’arricchimento ambientale e nella riduzione dello stress. Una modalità per ridurre lo stress è togliere il cucciolo dal suo gruppo per 30 secondi e lasciarlo solo su una superficie piatta e calda.

PERIODO DI TRANSIZIONE (11 – 21 GIORNI)

Nel periodo di transizione, i cuccioli nati prematuramente si mettono al pari dei cuccioli nati in stadi successivi di sviluppo. In questa fase i cuccioli cominciano a sviluppare i propri sensi e ad avere controllo sulla termoregolazione; al termine di questo periodo, diventano invece capaci di evacuare spontaneamente. Da questo momento i cuccioli devono poter evacuare liberamente, spostandosi all’interno di una cassa parto sufficientemente ampia che preveda una zona pulita per il riposo e una per le deiezioni. I cuccioli a cui viene impedita questa modalità diventano addirittura incapaci a non “sporcare” in casa.

Lo sviluppo visivo e uditivo rende il cucciolo più reattivo agli stimoli ambientali, quindi, per un corretto sviluppo neurologico, in questa fase è importante che il cucciolo familiarizzi con vari stimoli sensoriali, visivi e uditivi. Questo può essere fatto attraverso la manipolazione e mettendo il cucciolo per brevi intervalli in un luogo con vari giocattoli, per esempio con tunnel, stracci, bottiglie di plastica vuote (l’ideale sarebbe cambiare i giochi ogni 2 o 3 giorni per mantenere vivo l’interesse dei cuccioli) e permettendogli di udire rumori di ogni genere (molto utile lasciare una radio accesa). I cuccioli cominciano anche a giocare/litigare e sono particolarmente ricettivi, soprattutto attraverso rinforzi positivi.

PERIODO DI SOCIALIZZAZIONE

Il periodo di socializzazione è stato suddiviso in un periodo di socializzazione primaria, normalmente nei confronti di cani della stessa razza e socializzazione secondaria, rivolta ad altre specie, uomo compreso. Il gioco sociale è l’aspetto comportamentale più importante di questo periodo. Durante il periodo di socializzazione primaria, un cucciolo impara ad interagire in modo adeguato con gli altri cuccioli, a leggere il linguaggio corporeo canino, a non mordere e a stare in un gruppo sociale.

Durante il secondo periodo di socializzazione il cucciolo impara a prevedere le azioni degli altri membri di altre specie e ad interagire con essi in modo adeguato e positivo.

Un cucciolo tolto in anticipo dalla cucciolata e cresciuto dall’uomo crea relazioni primarie con le persone. Se questo isolamento dalla specie di appartenenza continua dopo la 12a settimana, il cucciolo potrebbe diventare pauroso ma non aggressivo nei confronti degli altri cani. D’altro canto, se il cucciolo non è socializzato dagli uomini durante il secondo periodo di socializzazione, potrebbe altresì essere un cane pauroso e potrebbe diventare aggressivo nei confronti delle persone.

Durante il periodo di socializzazione, ogni sforzo dovrebbe essere volto alla socializzazione del cucciolo e all’esposizione del maggior numero possibile di cose da vedere, suoni da udire e altre esperienze sensoriali da sperimentare. Le diversità sensoriali sono molto importanti per assicurare al cucciolo uno sviluppo neurologico ed emotivo normale. Ecco perché nel luogo in cui vive il cucciolo dovrebbero esserci diversi oggetti stimolanti a garanzia di un’esperienza sensoriale complessa. Dovrebbero esserci oggetti che fanno rumore, oggetti appesi, luci ecc.

Il cucciolo in questo momento della sua vita può apprendere facilmente dalle esperienze positive e, in particolare dall’8a settimana, anche dalle esperienze negative. Il cucciolo dovrebbe essere educato con tecniche di addestramento positivo, in modo da imparare che il suo comportamento può avere conseguenze nell’ambiente. L’addestramento (insegnamento) fatto in questo periodo agevola l’addestramento eseguito in stadi più avanzati di vita del cane.

PERIODO DELLA PAURA (8/10 SETTIMANE O PIU’)

Inizia a 8 settimane di vita anche se l’età sembra variare molto dal soggetto e dalla razza. Qualsiasi esperienza negativa è da evitare in questo periodo in quanto potrebbe avere effetti di lunga durata sull’emotività, sull’ansia, sulla paura, sull’iperattività, sulla reattività e sulla predisposizione all’aggressione. I cani che hanno avuto esperienze negative in questo periodo spesso non possono essere “riabilitati”. Alcuni cani che sono predisposti geneticamente alla paura potrebbero cominciare a manifestare paura in questo periodo anche in assenza di eventi traumatici. L’allevatore non dovrebbe mai consegnare i cuccioli ai futuri proprietari, in questa fase.

PERIODO GIOVANILE (DAI 3 MESI ALLA PUBERTA’)

Il periodo giovanile è un periodo di rapida crescita e di incremento nelle attività svolte dai cani, nell’eccitabilità e nell’indipendenza. Questo è un periodo difficile per il proprietario del cane in particolar modo se il cane non è ancora stato “addestrato”. Un addestramento precoce facilita questo stadio di sviluppo. In questa fase l’apprendimento è molto alto per cui il proprietario deve impegnarsi molto nell’educazione del soggetto.

La dominanza comincia ora a svilupparsi tra i cuccioli. A seconda della caratteristiche della razza, questo ordine sociale può essere più rigido o più flessibile. In alcune razze, lo stato sociale dipende dal sesso, con i maschi dominanti sulle femmine, per mia esperienza, spesso nel bulldog questo non avviene. Il periodo giovanile termina con la maturità sessuale, tra i 7 e i 14 mesi di età, a seconda del soggetto. Il raggiungimento della maturità sessuale non implica tuttavia la maturità sociale.

ULTERIORE PERIODO DELLA PAURA (della durata di 3 settimane da 4/11 mesi )

Durante il periodo giovanile i cani possono attraversare uno o più periodi di paura della durata di 2/3 settimane ciascuno, nel corso delle quali il cane è più facilmente spaventabile e acquisisce esperienza in particolar modo dalle situazioni negative.

Alcuni allevatori hanno constatato che i cani, durante il periodo giovanile e adolescenziale, attraversano diversi stadi di paura durante i quali i cani possono essere spaventati anche da cose familiari e banali. Per esempio, un cane che, più volte a settimana, incontra i bidoni della spazzatura durante la passeggiata, potrebbe esserne d’improvviso spaventato, non volendosi avvicinare e cominciando ad abbaiare. Questo comportamento non deve intimorire il padrone, perché è facilmente risolvibile, per esempio rendendo la situazione piacevole, offrendo del cibo o giocando con il cane, insegnandogli un atteggiamento alternativo, premiandolo, esponendolo alla situazione critica con moderazione e ricompensandolo con situazioni di relax. Un cane normale riesce in breve tempo a superare le paure seguendo questo iter di azioni. Tecniche di addestramento avversive, punizioni e altre esperienze traumatiche potrebbero avere conseguenze di lunga durata sull’aggressività, sulla paura e sull’emotività, ragion per cui andrebbero evitate.

PERIODO ADOLESCENZIALE

Questo periodo comincia con la pubertà e si conclude con la piena maturità. Se paragonati ai lupi, i cani non raggiungono mai la piena maturità sociale e, anche in età adulta hanno atteggiamenti da cuccioli. Il grado di maturità sociale varia a seconda della razza. I cani che rimangono socialmente più immaturi sono quelli meno predatori, più giocherelloni e che necessitano maggiormente di contatto fisico, come il nostro bulldog.

PREVENZIONE

Come detto, garantire al cucciolo un ambiente stimolante sin da subito previene problemi comportamentali, riduce atteggiamenti aggressivi e la paura. Benefico anche il fatto di esporre i cuccioli a piccoli stress nei primissimi giorni di vita.

L’allevatore deve sapere che i cuccioli non devono fare viaggi in auto o essere portati a casa altrui almeno fino a prima di essere consegnati, cioè al termine del primo periodo della paura (circa 10a settimana)

Considerato che i cani sono parte della società umana, la socializzazione con gli uomini è fondamentale. Questo include la socializzazione con persone di entrambi i sessi, persone con disabilità fisiche e soprattutto bambini. In particolar modo le famiglie che intendono avere dei figli devono esporre i cuccioli a dei neonati, facendoli annusare o sentire i loro pianti.

Anche i bambini devono essere educati ad interagire in modo corretto con i cuccioli. Naturalmente un cane può non apprezzare tutto ciò che il bambino propone o vuole il cane faccia e alcuni cani possono mostrare una certa aggressività se infastiditi o resi troppo eccitati dai bambini.

Un cucciolo morsica e mastica tutto ciò che trova. E’ quindi importante rimuovere tutti gli oggetti che non deve morsicare e fornire invece dei giochi da masticare interessanti. I cuccioli possono giocare in modo violento e imparano a inibire il morso dal gioco con i propri fratelli: se un cucciolo gioca in modo troppo violento i suoi fratelli non giocheranno con lui e si allontaneranno. Anche qualora il cucciolo tenda a voler morsicare le persone, le stesse devono allontanarsi e ignorare il cucciolo, senza rimproverarlo.

Il cucciolo deve essere educato attraverso delle regole che devono essere mantenute costanti e ripetute nel tempo da parte di tutti coloro che interagiscono con lui, in caso contrario il piccolo sarà frustrato e confuso. Premiate il cucciolo per i suoi comportamenti positivi e ignoratelo per quelli negativi; anche per diminuire la condizione di stress nelle situazioni di paura date lui un piccolo premio.

Ricordiamoci comunque che all’interno di una stessa cucciolata i singoli soggetti, pur allevati in condizioni ambientali identiche, avranno reazioni differenti, in relazione al loro diverso patrimonio genetico e quindi alla diversa maniera di “vivere” le esperienze.

Nell’allevamento del cucciolo di bulldog fondamentale è l’aspetto della salute e il controllo delle patologie infettive, da ottenere senza che il piccolo stia i primi tre mesi di vita segregato sotto una campana di vetro. Altrettanto importante è la socializzazione del cucciolo, perché da essa dipende la costruzione di relazioni equilibrate e durature con altri cani e con l’uomo.

Facciamo crescere cuccioli sani e socializzati.

Dr. Bruno Zizioli (Medico Veterinario, ZIZIBULL Kennel)